domenica 21 settembre 2008

Attrezzi ancora in uso

... ma in disuso perchè il padrone non ce la fa quasi più !
Un trattore da montagna;
una seminatrice da trattore;
un "voltarecchie" destro fisso, da vacche;
un "voltarecchie" destro fisso, modificato;
una motofalciatrice;
un ranchinatore (attrezzo per ammucchiare il fieno lungo una fila);
un aratro da trattore (nel suo box a Miesola).

Come ti creo una scritta a mano

Mò te lo spiego. Non ho fatto scuole di grafica e, quindi, sono andato a naso.
Una volta fissate le dimensioni dell'insegna (nel nostro caso cm 85x10), si delimita lo spazio che si vuole occupare (cm 77x6) poi si esegue la scritta su un foglio.
Alle lettere grandi si attribuisce la larghezza incognita "a", a quelle piccole 2/3a, a quelle grandi 3/2a (tipo la m), mentre alla punteggiatura 1/2a.
Poi si distinguono i 4 tipi di caratteri e si scrive l'equazione di 1° grado con "a" incognita e ponendo il termine noto pari alla larghezza disponibile (nel nostro caso cm 77).
Si riduce e si risolve (nel nostro caso veniva a=2,655... ), quindi, si arrotonda al millimetro (a=2,6 cm).
Si rifanno i conti sommando gli spazi di tutti i caratteri, e la differenza rispetto alla larghezza disponibile la si attribuisce da qualche parte della scritta (nel nostro caso 0,9 cm dopo http:// e prima di piaggias...).
Poi bisogna fare una prova in scala al vero se l'altezza fissata all'inizio è compatibile con la larghezza desunta dai calcoli, tenendo conto delle sporgenze dei caratteri verso l'alto come nella "b" o verso il basso come nella "p" (nel nostro caso, cm 1,5+3,0+1,5).
Quindi si traccia sulla tavola con il truschino graduato , o con il truschino semplice (nel nostro caso abbiamo usato un listello di legno dritto e una punta di chiodo).
Si passa quindi alla pitturazione, avendo riguardo a lasciare lo spazio tra i caratteri.
In ultimo si puliscono i pennelli e si beve un bicchiere di vino. Il tutto in quattro ore di un piacevole pomeriggio di fine estate.